giovedì 7 maggio 2020

STEP #14

"Lavorare" nell'Ottocento

Nel pieno della Rivoluzione Industriale vengono inventate le macchine che "lavorano", meglio conosciute come macchine utensili. Esse sono capaci di trasformare oggetti di qualsiasi materiale nella loro forma e dimensione. e vengono utilizzate per la produzione dei pezzi meccanici come chiodi, ingranaggi e viti. Diventano di fondamentale importanza per l'industria e sono necessari per la costruzione di nuovi macchinari in ferro come locomotive, telai meccanici e macchine per la produzione energetica, come la macchina a vapore.

Nel capitolo 4 del libro Storia delle macchine di Vittorio Marchis, vediamo come le macchine utensili siano presenti nelle industrie italiane:

"l'officina meccanica dell'Ansaldo, a Genova Sampierdarena, può contare su un parco macchine utensili di 163 unità. Nelle fucine si installano magli a vapore. La stessa Breda, che nel 1884 era una fabbrica di meccanica generala che lavorava «in ogni sorta di costruzioni», viene fortemente rinnovata. Per la linea di produzione delle locomotive sono installate 100 macchine utensili: torni, pialle, limatrici, fresatrici «destinate all'esclusiva lavorazione di determinati pezzi di locomotiva, sempre i medesimi su ogni macchina e sempre affidati allo stesso operaio»."


Riferimenti:

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