venerdì 1 maggio 2020

STEP #12 (seconda parte)

"Lavorare" nell'età moderna

Nel periodo che va tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna, la figura dell'ingegnere comincia ad assumere una notevole importanza nella società. I tecnici più qualificati erano richiesti nelle principali corti della penisola italiana ed ad essi venivano assegnati compiti di diverso tipo: dalla progettazione e costruzione di regge e palazzi, ponti, canali navigabili, dighe, alla messa in opera di fortificazioni e di strumenti bellici, oltre a opere di pittura, di scultura, di disegno e di architettura.

Furono introdotte diverse macchine per agevolare il lavoro dell'uomo, come l'argano e la gru (la cui origine risale però all'antica Grecia). Nella fase di chiusura dell'occhio della cupola del Duomo di Firenze (avvenuta dopo la morte di Brunelleschi) fu utilizzata probabilmente una gru girevole. L'albero verticale della gru, alto circa 20 metri, veniva manovrato da un lungo timone e poteva ruotare di 360°. Il peso veniva sollevato o abbassato mediante una vite verticale. Per il funzionamento della gru erano necessarie quattro squadre di operai: una faceva ruotare la gru; due squadre azionavano le viti per lo spostamento radiale del carico e del contrappeso; una quarta, infine, azionava la vite verticale. 

Disegno di Leonardo da Vinci della gru girevole


Riferimenti:

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